Susy Mocerino

Susy Mocerino si è laureata in lingue e letterature straniere europee moderne presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, città dove vive e si dedica alla scrittura.

Susy Mocerino

Susy Mocerino inizia la sua esperienza nel 1988, anno in cui ha iniziato a scrivere testi teatrali – dapprima come autrice della parte letteraria di opere musicali e più di recente di opere in prosa.

Nel tempo, l’argomento centrale delle sue composizioni è diventato l’uomo, le sue domande, la ricerca di Dio.

Le sue opere teatrali sono rappresentate per la maggior parte in circuiti privati e lei stessa ne cura la regia. Dall’anno 1998 ad oggi sono stati rappresentati annualmente i lavori di teatro del sacro della Mocerino con il movimento TR, Testimoni del Risorto.

Una formazione in continua evoluzione attraverso letture ed approfondimenti personali, partecipazione a corsi e laboratori. Tra questi il corso triennale di Teatro Del Sacro organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Caserta nonché i seminari e corsi di Drammaturgia Teatrale condotti dal maestro Manlio Santanelli e organizzati a Caserta dalla 19.11 Produzioni e poi a Napoli, in collaborazione con l’associazione Experimenta.

A sua volta ha curato laboratori teatrali e di scrittura.

Più di recente l’autrice ha fatto esperienza di narrativa. Il passaggio al racconto è stato graduale, mediato dalla predilezione del monologo, che di per sé propone una storia personale o condivisa in una tradizione che si tramanda. Ancora una volta le letture, gli approfondimenti col maestro Santanelli hanno costituito un percorso di crescita e formazione.

Con La Valle del Tempo ha pubblicato

I racconti pubblicati sono stati scelti dal contest di scrittura “Incredibile ma vero” promosso dal sito web www.dalloscaffale­alweb.it e dalla casa editrice la Valle del Tempo. La Rete dei Saperi.

L’esodo di generazioni in cerca di lavoro e di condizioni di vita migliori, la ferita del distacco dagli affetti, dalle proprie radici, sono esperienze che accomunano i migranti di tutti i Sud del mondo. Chi resta indietro combatte la nostalgia e cerca modi per accorciare le distanze.

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