La Valle del Tempo

Mario Rovinello

Mario Rovinello Nato a Napoli il 17 ottobre 1973, si è laureato in Lettere Classiche presso l’Università di Napoli Federico II. Nel 2021 con altri intellettuali napoletani ha fondato la casa editrice “La Valle del Tempo. La Rete dei Saperi”.

Mario Rovinello

Nato a Napoli il 17 ottobre 1973, si è laureato in Lettere Classiche presso l’Università di Napoli Federico II. Ha frequentato il corso di perfezionamento in Lingue e Letterature Classiche nel 1999-2000. Borsista del corso annuale di Alta formazione in Storia presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (2000-2001).

Docente a tempo indeterminato di materie letterarie nei licei dal 2007. Dal 2001 al 2021 ha collaborato con contratti a progetto con le Edizioni Scientifiche Italiane (ESI) come coordinatore di collane e riviste di indirizzo storico-letterario. Ha fondato e dirige con Guido D’Agostino e Ugo Maria Olivieri la collana “La memoria narrata”. Cura i rapporti con il mondo della scuola per l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età Contemporanea “Vera Lombardi”, del cui direttivo fa parte dal 2013.

Ideatore, promotore e relatore di Corsi di formazione, di Cicli di lezioni e di presentazioni di libri. Collabora con la cattedra di Letteratura italiana (prof. Ugo Maria Olivieri) presso la “Federico II” ed è stato nominato cultore della materia. Ideatore e relatore presso il Pan del corso di Storia “Nel cuore del Novecento”.

Ideatore e relatore negli anni 2013 e 2014 del Laboratorio di Cinema e Storia presso l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi”. Esperto presso il Liceo Classico Umberto di Napoli e presso il Liceo Scientifico Nitti di Napoli nel corso “Storia@Europa”, organizzato dall’Università degli Studi di Napoli, dalla Direzione Scolastica Regionale della Campania e dall’ICSR. È stato membro del Comitato Tecnico Scientifico del Forum delle Scuole Storiche Napoletane. Componente del comitato editoriale della rivista “Meridione. Sud e Nord del mondo”, del comitato scientifico della rivista “Resistenza Resistoria” e del comitato direttivo della rivista “il tetto”.

Ha curato con Ugo Maria Olivieri il dossier “Università e scuola”, pubblicato su “il tetto”, 2013, 293-294. Ha pubblicato oltre cento articoli sulle pagine culturali del “Roma” e numerosi contributi su riviste e su libri collettanei, tra i quali L’intellettuale Caccioppoli e la Napoli degli anni cinquanta (“Meridione. Sud e Nord del Mondo”, 2004, 5), Cento anni di fratricidi nella sinistra italiana (“Meridione. Sud e Nord del Mondo”, 2007, 1), Dall’educazione civica all’educazione alla cittadinanza (“il tetto”, 2012, 282-283), Oscar Luigi Scalfaro, un uomo della Costituzione (“il tetto”, 2012, 288-289), La scuola dopo il Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia (“il tetto”, 2012, 292), La scuola al centro della società democratica (“il tetto”, 2013, 298), Fortini poeta dell’impegno in Foglio di via e altri versi (in Temi e voci della poesia del Novecento, a cura di Salvatore Giglio, Paolo Loffredo, Napoli 2017), Un romanzo tra storia e letteratura: La dismissione (in La memoria d’acciaio. Una fabbrica, un quartiere, una città, Napoli 2017).

È curatore dei libri Un paese è ciò che la sua scuola è. Note e riflessioni sulla storia della scuola in Italia e nel Mezzogiorno (ESI, Napoli, 2013), L’onda della libertà. Le Quattro Giornate di Napoli tra storia, letteratura e cinema (ESI, Napoli, 2015), «Tracce» di Novecento. Storia, letteratura e cinema (ESI, Napoli, 2017), Napoli. 14 voci e uno sguardo in giro per la città (ESI, Napoli, 2018), Il sogno aragonese (ESI, Napoli, 2018), Il mondo capovolto. Voci e tracce del ’68 e dintorni attraverso le esperienze del Liceo Classico Sannazaro di Napoli (ESI, Napoli, 2019), La Casa nel Parco. Un giorno tra il Museo e il Real Bosco di Capodimonte (Napoli, 2021) Agorà. Ombre e storia nelle piazze di Napoli (La Valle del Tempo, Napoli, 2021), dei quali è anche tra gli autori. Nel 2020 ha pubblicato il volume Scienza e politica. Carlo Lauberg alle porte della modernità (ESI, Napoli, 2020).

Nel 2021 con altri intellettuali napoletani ha fondato la casa editrice “La Valle del Tempo. La Rete dei Saperi”.

Con La Valle del Tempo ha pubblicato

Nel caso napoletano questo terzo volume vuole portare avanti un discorso iniziato con il primo e proseguito con il secondo, nei quali ogni contributo è caratterizzato da due aspetti: la lettura di un luogo urbano ed una storia, un ricordo, un’invenzione letteraria che abbia quel luogo come “protagonista”.

La scuola è comunicazione, una forma particolare, a volte totalizzante, di comunicazione che si attiva a molteplici livelli contemporaneamente, tutti legati tra loro, che si irradiano intorno al cuore, costituito dalla relazione tra docente e discenti, fino a coinvolgere l’ambiente esterno, la società, l’economia, le istituzioni e la politica.

La chimica tra favola, mito e storia, prodotto da Elisa Rampone Chinni, Mario Rovinello e Vivien Valli, ideato per i più piccini, in cui semplici fenomeni chimici vengono associati a favole e a miti. In questo modo l’attenzione suscitata dal racconto della favola predispone il bambino ad una migliore recezione della problematica sperimentale che gli viene offerta.

I racconti, tra loro assai diversi per stile, forma e contenuto, rendono il legame profondo tra quanti hanno studiato o insegnato al “Sannazaro” e lo storico liceo di via Puccini.

È una valanga la marcia trionfale che ha condotto il Napoli alla vittoria dello scudetto, il terzo della sua storia, nel campionato 2022-2023. Partita dopo partita, è cresciuta la consapevolezza si trattasse della giusta occasione.

Ombre e storia nelle piazze di Napoli – Volume II. Prosegue così il viaggio tra le piazze di Napoli in una perfetta sintesi di fantasia e storia. Nuovi autori, per di più giovani, hanno inteso raccontare i ricordi o più semplicemente le sensazioni legate a un luogo della città, talvolta più noto, altre meno.

Sullo sfondo della Napoli del Secondo Dopoguerra, Anna Sieyès vive la sua tormentata storia di donna, sposa, madre, poetessa.

Più spesso, per la verità, sono i luoghi che trasmettono la malia dei ricordi: la casa di un avo dove si è trascorsa un’infanzia felice, il quartiere dove si è nati, il luogo dei propri studi. In questo caso ognuno è ritornato ad una particolare zona della città

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